ma ti amavo
per giunta capricciosa,
ma ti amavo
nemmeno la tua impertinenza
mi stancava dallo starti accanto.
e noi alla ricerca di altri istanti felici che puntualmente giungevano.
si consumavano come pasti a luce di candela
ed io sono stato uno stupido a lasciarti andare.
con i nostri carenti mezzi come se credessimo fossero essi stessi allo stesso tempo scalpelli di scultori, pennelli di pittori, poemi di poeti e noi i soggetti da dover per forza immortalare imprimendoli nel marmo, la tela e i versi.
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