legata per prudenza ai fasci di legna,
se la rideva delle nostre birichinate.
è rimasta ancora qualche traccia di canne interrate
le orme calpestando il suolo bagnato si susseguivano piene di fango.
I fuochi, a piccoli nei, prima sui lati dei pendii
della ricurva catasta protesa.
tanti occhi una marea
e flash di istantanee spie, come nella sera la luna, ci contemplavano mute
Gioia ed amore ed un po' di rammarica tristezza
per l'appena da poco passato
mentre sorseggiavamo del vino buono nel silenzio che generava
la musica tentavamo di ballare per allietarci.
sotto le luci delle tende bianche
e c'eravamo si potrebbe dire riusciti se un bel momento
la memoria non ci è torna indietro
con la sua bella visione,
folti si rarefatti
e si palesò un sogno
giacché
se le trainata l'anno
come se l'avesse avuta da sempre attaccata al proprio calesse
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